Pasta di legumi o pasta di semola? Calorie e proprietà nutrizionali a confronto

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pasta di legumi

Senza ombra di dubbio, gran parte dei nostri primi piatti sono a base di pasta, un elemento imprescindibile della cucina italiana e non solo.
È risaputo che la pasta è un alimento che fa bene all’organismo umano dato che apporta un quantitativo molto importante di calorie mediante i carboidrati in essa integrati, necessari al corpo umano per affrontare l’intera giornata di attività.
Tuttavia, la pasta di semola, la tipologia più utilizzata, non è l’unica esistente sul mercato: come sua variante, è altresì disponibile anche la pasta di legumi.
Di cosa si tratta? Quali sono le sue proprietà nutrizionali e che dire del numero di calorie che essa apporta?
Effettuiamo un vero e proprio confronto tra questi due prodotti per valutarne le caratteristiche specifiche!

Pasta di legumi: cos’è?

Solitamente, i legumi, come i fagioli, i ceci, i piselli o le lenticchie, sono parte della nostra dieta perché assumono il ruolo di contorni o condimenti da consumare con del pane o con della pasta e sono essenziali dal momento che apportano un grande quantitativo di proteine e di ferro al corpo umano.
Tuttavia, specialmente coloro che soffrono di celiachia, possono utilizzare la cosiddetta pasta di legumi, prodotto derivante dalla macinazione di legumi secchi e dalla loro essiccazione, prima del confezionamento.
In linea generale, la pasta di legumi si configura come una validissima alternativa alla pasta di semola in quanto è più leggera e molto meno calorica.

Pasta di legumi vs pasta di semola: l’apporto nutrizionale

L’apporto nutrizionale della migliore pasta di legumi, a differenza della pasta di semola, varia a seconda della sua composizione: ad esempio, la pasta di lenticchie contiene circa 50 g di carboidrati, 25 g di proteine e circa 2 g di grassi, mentre la pasta di fagioli apporta la medesima quantità di carboidrati, 22 g di proteine e 2 g di grassi.
La pasta di piselli si contraddistingue per essere particolarmente ricca di carboidrati, quantità che si assesta sui 55 g, abbinati ai 20 g di proteine e agli 1,8 g di grassi, mentre la pasta di ceci integra 44 g di carboidrati, 18 g di proteine e 2 g di grassi.
Oltre a tutti questi valori indicati, va anche specificato che la pasta di legumi, a differenza della pasta di semola, possiede un indice glicemico molto più basso, caratteristica che chi soffre di diabete apprezzerà particolarmente.
Inoltre, la pasta di legumi è nota per essere una grande alleata nella lotta alla stitichezza e nel raggiungimento di un’ottimale regolarità intestinale: basti pensare al ruolo dei fagioli nel conseguimento di questo specifico obiettivo.
Non solo, la pasta di legumi, grazie alla struttura e alle componenti biochimiche di tale tipologia di alimenti, offre un grande contributo nella ricostituzione di unghie e capelli.
Oltre a tutto ciò, i legumi assumono un ruolo molto importante nel rafforzamento del tessuto osseo, stimolando la produzione di osteoclasti e osteoblasti, le cellule deputate alla degradazione e alla ricostituzione dell’osso.
La pasta di legumi, inoltre, rappresenta una grande fonte di fibre, elementi essenziali soprattutto per gli sportivi soggetti quotidianamente all’attività agonistica e allo sforzo fisico.

Pasta di legumi vs pasta di semola: le calorie apportate

Un’altra differenza che intercorre tra la pasta di semola e quella di legumi è il quantitativo di calorie che entrambe apportano al fabbisogno giornaliero dell’organismo umano.
Nello specifico, nonostante la pasta di legumi sia ben più ricca di fibre e di proteine rispetto alla pasta di semola, la quale contiene una quantità maggiore di carboidrati, il numero di calorie che apporta è più basso.
Secondo i dati, la pasta integrale integra circa 320 kcal su 100 g, la pasta di semola bianca contiene circa 350 kcal su 100 g, mentre la pasta di legumi apporta un numero compreso tra i 300 e i 330 kcal in un etto, valori descritti solitamente sull’etichetta apposita di ogni confezione.

L’uso in cucina della pasta di legumi

Che dire dello specifico utilizzo in cucina della pasta di legumi?
Dato che non è altro che farina di legumi, non si può pretendere di effettuare lunghissime cotture, considerando anche la totale assenza di glutine.
Per poter trattare nel migliore dei modi la pasta di legumi in cucina, è consigliabile cucinarla di volta in volta onde evitare che si rompa a causa di cotture intervallate nel tempo.
A differenza della pasta di semola, quella di legumi potrebbe produrre un po’ di schiuma, derivante dallo scioglimento delle proteine nell’acqua.
Infine, per poter selezionare il giusto condimento da abbinare, è necessario tenere in considerazione che il sapore della pasta di legumi non è propriamente neutro, ma assume lo stesso gusto dei legumi stessi.

Insomma, la pasta di legumi è senz’altro un’alternativa più che valida alla pasta di semola grazie ad un apporto nutrizionale e calorico assolutamente vantaggioso e in grado di soddisfare comunque il fabbisogno giornaliero dell’organismo umano!