
Ernia iatale: che cos’è
L’ernia è un fenomeno patologico caratterizzato dalla fuoriuscita di un organo o un tessuto dalla propria sede in cui è contenuto; per ernia iatale si intende, in particolare, la fuoriuscita di una porzione di stomaco che risale all’interno del torace attraverso un foro del diaframma, denominato iato esofageo.
La letteratura medica distingue tre sotto categorie di ernia iatale:
- ernia iatale da scivolamento: la forma più frequenta di ernia iatale, che interessa una specifica parte del tratto dello stomaco denominato cardias. Il sintomo più frequente è il reflusso gastro-esofageo, causato dal fatto che il cardias, fuoriuscito dalla sua sede, non riesce più a trattenere gli acidi prodotti dalla digestione.
- ernia da rotazione: è una forma meno comune di ernia iatale che interessa la parte superiore dello stomaco. Si tratta di una forma inizialmente asintomatica, poiché non interessando il cardias non dà alcun reflusso e quindi il paziente non si accorge subito del problema. A lungo andare, però, quando la parte dello stomaco interessato dall’ernia risale troppo, può finire per limitare l’afflusso di sangue o apportare seri danni a cuore e polmoni.
- ernia mista: patologia che unisce le due elencate sopra, e che interessa una minoranza di soggetti.
Come si cura l’ernia iatale: come si cura
L’ernia iatale è una patologia abbastanza comune la cui cura è estremamente variabile a seconda dell’andamento, della gravità e dell’incidenza della malattia.
Prima di vedere come si cura l’ernia iatale è opportuno premettere che spesso tale patologia nella sua fase iniziale è asintomatica, dunque il paziente non si accorge di esserne affetto fino al reflusso.
Le cure mirano proprio a eliminare il reflusso e possono essere elencate in ordine crescente di invasività.
Come si cura l’ernia iatale: lo stile di vita
Un ottimo modo, iniziale e poco invasivo, per limitare al massimo i fastidi dell’ernia iatale e del reflusso è il cambiamento delle abitudini di vita, soprattutto nei soggetti fumatori o sedentari. Un’attività fisica aerobica moderata, ma costante, e l’astinenza da nicotina sono infatti due importante pedine per cercare di uscire dalla patologia.
Altro fattore da tenere in considerazione è l’alcool, che aggrava i sintomi e quindi andrebbe limitato il più possibile, così come alcuni farmaci da banco che, pur essendo necessari o comunque utili per determinati stati fisici, spesso vengono assunti con eccessiva superficialità causando danni allo stomaco.
Per quanto riguarda poi il riposo notturno si suggerisce di modificare la posizione della testa e del tronco verso l’alto di circa 30cm,in modo che gli acidi non risalgano con facilità durante la notte.
Come si cura l’ernia iatale: l’alimentazione
Sono ampiamente dimostrati i legami tra l’alimentazione e l’andamento dell’ernia iatale; vi sono numerosi alimenti da evitare così come altri che invece si rivelano preziosi alleati per lenire i sintomi.
Tra gli alimenti da evitare si possono elencare:
- formaggi o affettati, i quali per essere digeriti costringono lo stomaco a produrre notevoli quantità di acido.
- teina e caffeina, che irritano la mucosa gastrica.
- agrumi e i pomodori: anch’essi possono irritare la mucosa gastrica.
Altri cibi invece aiutano a lenire i sintomi, come ad esempio:
- frutta, verdura e cereali: sono antiinfiammatori e proteggono la mucosa gastrica
- omega 3, quindi alimenti con una buona dose di grassi insaturi i quali hanno un’azione protettiva sull’organismo e riducono l’infiammazione.
Come si cura l’ernia iatale: i farmaci e la chirurgia
Se la situazione non migliora si possono assumere farmaci gastro protettori e antiacidi, che inibiscono la secrezione e la risalita dei succhi gastrici.
Se la situazione patologica persiste, è possibile ricorrere all’intervento chirurgico con cui si cerca di riportare in sede l’ernia. Le tecniche più moderne fanno si che l’intervento risulti meno invasivo rispetto al passato, grazie all’inserimento di microtelecamere che aiutano il chirurgo in ogni passaggio.