
Un viaggio breve a Roma comprende inevitabilmente tre/quattro tappe che sono obbligatorie: San Pietro e musei vaticani, Colosseo e Fori Imperiali, Piazza di Spagna, Piazza Navona e Fontana di Trevi. La stragrande maggioranza dei turisti si ferma a questo itinerario o poco più (Trastevere, il Pantheon). E invece Roma offre infinitamente di più.
A Roma nasce il cristianesimo e le tracce dei primi cristiani, fino all’Alto Medioevo, sono tantissime di straordinario interesse storico e artistico. Si pensi ai mosaici: Roma è adatta a una lezione di storia del mosaico che parte dagli antichi romani e arriva al 1300. Fermandosi alla tradizione cristiana, il tour dei mosaici può essere compiuto a piedi. Si deve partire dal centro dell’Esquilino, a due passi dalla Stazione Termini. Sulla cima del colle, narra la leggenda, ci fu il 15 di agosto una miracolosa nevicata, che fu attribuita alla Madonna, e qui fu edificata una delle più importanti basiliche di Roma, quella Santa Maria Maggiore che è una delle quattro tappe dell’Anno Santo. Ebbene la basilica fu edificata del V secolo, e contiene, lungo l’intera navata centrale, una serie di straordinari mosaici che si rifanno alla tradizione di Roma Classica. Si tratta, ovviamente, di scene dell’Antico e del Nuovo Testamento, con un’iconografia per noi rara e inconsueta: i protagonisti vestono come antichi romani, con toghe e abbigliamenti che siamo abituati a vedere nei film in costume e non nell’arte sacra. Si tratta anche dal punto di vista artistico di un’esperienza notevole, da cui si può iniziare la lezione di mosaico.
Poco distante dalla piazza di Santa Maria, c’è un gioiello straordinario: santa Prassede. Prassede era con al sorella una dei seguaci di Pietro nel I secolo e sulla sua casa fu edificata questa chiesa che fu resa preziosa, nel X secolo da eccezionali mosaici voluti dal Papa Pasquale I, che viene ritratto nel catino dell’abside con il nimbo (quello che viene comunemente chiamato “aureola”) dei vivi, mentre consegna la chiesa in dono al Signore. Catino dell’abside e Arco di Trionfo sono abbelliti da splendidi mosaici, perfettamente conservati.
Ma la cappella dedicata a Teodora, la madre del papa, è il pezzo forte della visita. Da non perdere assolutamente.